Il Duca Luigi Catemario di Quadri riapre le porte di Palazzo Tittoni dopo un prezioso restauro

Il Duca Luigi Catemario di Quadri

Il Duca Luigi Catemario di Quadri

Oltre un centinaio di ospiti appartenenti al mondo della cultura, dell’imprenditoria e dello spettacolo hanno brindato alla riapertura di Palazzo Tittoni a via Rasella, nel centro della Capitale. In questa strada – proprio di fronte al palazzo – nel marzo del ’44 esplose l’ordigno che provocò la morte di numerosi soldati tedeschi e alcuni civili italiani, al quale ne conseguì l’efferata rappresaglia tedesca consumata alle Fosse Ardeatine.

Stefania Giacomini intervista il Duca Luigi Catemario di Quadri

Stefania Giacomini intervista il Duca Luigi Catemario di Quadri

Oggi restaurato nella quasi sua totalità sotto la direzione del padrone di casa, il Duca Luigi Catemario di Quadri, Palazzo Tittoni è destinato a diventare una delle location preferite per incontri culturali e ricevimenti privati.

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Moltissimi i volti noti che hanno accolto l’invito al dinner in piedi – intitolato Soir de Printemps – nel quale sono state presentate alcune delle ricette di famiglia Tittoni-Catemario, come due particolari pietanze tramandate attraverso le generazioni, identificate con un appellativo che fa riferimento alla loro provenienza: il riso all’ Antona e la pasta Quadri. Il primo fu eseguito per la prima volta a Desio in occasione di un ricevimento in onore del re Umberto I, da un’idea del capo cuoco dell’epoca, cui era stato chiesto di preparare un piatto a base di riso che potesse essere apprezzato dal re. Il successo che riscosse fece sì che la fortunata ricetta venisse adotta nelle occasioni più importanti. La pasta Quadri è invece una gustosa ricetta che veniva spesso eseguita sia per la normale vita familiare, sia in occasione di eventi particolari, quali i ricevimenti a cui partecipavano i Borboni nel palazzo napoletano.

A dare il benvenuto al ricco parterre di ospiti, assieme al padrone di casa, il press agent Emilio Sturla Furnò. Ecco arrivare Valeria Fabrizi, Ida Di Benedetto, Manuela Kusterman, Francesca Benedetti, con la sorella Maria Teresa Benedetti, Giordano Bruno Guerri, Livia Azzariti, Elena Bonelli, Sandra Cioffi, Rita Forte, Anadela Serra Visconti, la conduttrice Samya Abbary, il prof. Roly Kornblit, i principi Alessio e Cristina Angelo Comneno, i conti Virgilio e Micaela Manni, Gennaro Cannavacciuolo, mons. Tony Gilbran corepiscopo del Collegio Maronita in Roma, mons. Michel Berger del Collegio dei Greci in Roma, mons. Luigi Falcone della Segreteria di Stato Vaticana, lo storico Lucio Regolo, il generale Settimo Caputo, Marco Carniti, Giuseppe Zeno, Savino Zaba, Luigi Tabita, la stilista Giada Curti col marito Antonio, la stilista Nayra Laise, la scrittrice June Di Schino, la vice-presidente di Altaroma Valeria Mangani, lo stilista esperto di astrologia Massimo Bomba, Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona, il presidente del KKL Roma Raffaele Sassun con la moglie Michal, lo scrittore e autore tv Nino Spirlì, Isabella Isola, l’artista Giulio Gorga, la baronessa Cetti Lombardi Satriani e i direttori di Woman & Bride, Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno.

Numerosi anche i giornalisti presenti che si sono soffermati ad ammirare gli affreschi della sala degli specchi, la grande biblioteca intarsiata nel legno, le splendide sculture in marmo e in bronzo e i ritratti di famiglia, ponendo domande al padrone di casa inerenti la storia del palazzo. Tra loro, molti giornalisti della tv come: Marina Como, Roberta Olla, Claudio Pagliara e Anna Paola Ricci del Tg1, Franco Fatone e Daniele Rotondo del Tg2, Stefania Giacomini del Tg3 Lazio, Valeria Pannuti di Rai News 24, la vaticanista di Canale 5 Michaela Bolhe, Antonio Pascotto del Tg4, Gian Stefano Spoto di Rai International, Daniela Pulci capo redattore di Domenica In, gli autori tv Laura Muzzupappa e Fabrizio Silvestri.

Ph. Michela De Nicola e Mauro Rosatelli

Emilio Sturla Furnò

+39 340 4050400

emyesse@yahoo.it