Il Rome Cavalieri, vero e proprio resort di lusso nel cuore della Città Eterna, sospeso tra le piscine e le terrazze, è già noto per la sua offerta gourmande poliedrica grazie al ristorante stellato La Pergola di Heinz Beck, al ristorante Uliveto, magistralmente diretto dallo chef Fabio Boschero. L’albergo si arricchisce oggi di una nota dolce grazie all’arrivo del nuovo pastry chef Dario Nuti.

Dario Nuti

Toscano del Mugello, con ascendenze siciliane e milanesi, eredita dalla madre la sensibilità per il gusto. Cresce nella campagna fiorentina, dove sperimenta nell’orto le sue prime “ricette” fatte di terra, sassi ed erbette. La nonna comprende il suo grande talento e la sua passione e decide di avviarlo ai segreti della cucina. Da piccolo “pasticciavamo” in famiglia, con papà e nonna – racconta Nuti – è così che ho scoperto la mia passione per la preparazione dei cibi.

La sua carriera inizia con collaborazioni saltuarie in alcune pasticcerie e nella sezione “pastry” dell’hotel 5 stelle “Le Maschere”. Nel 2008 entra al Four Season come sous chef di cucina, dove per un gioco della sorte, approda poi in pasticceria, affidata all’epoca a Romain Renard, da cui impara i segreti della lavorazione dei dolci francesi.  Resta tre anni al Four Season come Assistant Pastry Chef al fianco di Domenico Di Clemente. Insieme a lui si consolida il suo modus operandi fatto di richiami e di un azzeccato ed equilibrato connubio di pasticceria francese e italo- canadese, tramandata da Di Clemente.  Il passaggio successivo della sua carriera è all’hotel Hassler di Roma, al fianco di Francesco Apreda.

Conclusa anche questa esperienza approda adesso con il ruolo di Executive Pastry Chef del Rome Cavalieri, che comprende il ristorante L’uliveto, il Tiepolo Terrace, il Pool Bar, il Room Service ed i grandi eventi che si svolgono in albergo.

“Amalfi” di Dario Nuti

La sua visione della pasticceria sposa la tecnica aristocratica e la valorizzazione della materia prima tutte francesi armonizzate magistralmente con l’approccio più popolare e festoso della pasticceria italiana.

Per Dario Nuti creare dolci non è solo un esercizio di stile che si traduce in un mirabile dessert dopo pasto, ma il suo lavoro inizia sin dalla prima colazione con i croissant e i dolci da forno «Chi mangia un mio cornetto deve avere un sorriso radioso”. Si passa poi al caffè di metà mattina accompagnato da mignon assortiti, per arrivare al pranzo, dove Nuti gestisce menu differenti, studiati appositamente, in base alle differenti destinazioni d’uso, per il ristorante Uliveto, il Tiepolo Terrace e il Pool Bar. Si prosegue con il the delle cinque accompagnato da una selezione di pasticceria da the italiana, affiancata dai britannici scones, e dalle francesi madeleine, per poi passare alla sezione gelateria con gelati e sorbetti home made e totalmente naturali. Si conclude la giornata con la cena, in cui il dessert è il coronamento di una giornata all’insegna della dolcezza. Una linea dedicata di amenities e dessert è destinata al Room Service. Un discorso a parte merita la pasticceria realizzata in occasione di grandi eventi, dove la perfetta e calibrata organizzazione della brigata è essenziale per la buona riuscita e la proficua convivenza con le altre   attività dell’albergo.

“La Nuvola” di Dario Nuti

Tante le creazioni originali che Dario Nuti ha creato per il Rome Cavalieri, tra cui ricordiamo “Amalfi”, un suggestivo dessert – rivisitazione di un dolce francese- caratteristico nella sua forma di limone preparato con limoni di Amalfi – da cui prende il nome – e Melissa, con Crumble al’Olio d’Oliva citronato, Cacao e The.  Una menzione particolare va alla spettacolare rivisitazione del Mont Blanc con la sua “Nuvola” – ispirata a quella architettonica creata da Fuxas – costituita da una Meringa molto friabile, ripiena di Castagne, Mandarino e Rosmarino. Viene servita con una decorazione di zucchero filato e ghiaccio secco, che opportunamente lavorati, creano quel suggestivo effetto di “spumosità” tipico delle nuvole.

Per Dario Nuti la pasticceria è un elemento in grado di generare una sensazione di benessere che conduce all’euforia, “un dolce non serve a sfamarti, arriva a fine pasto ed è pura gratificazione, un vero e proprio peccato di gola, che raggiunge il suo scopo più elevato quando è in grado di regalare un ricordo».

Barbara Manto – Press & Pr – Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Resort

romecavalieri.com