Il Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, iconico resort di lusso nel cuore della Città Eterna, il 16 giugno ha compiuto sessant’anni, e ha celebrato questo importante evento con un’esclusiva serata di gala a tema anni ‘60.

I 60 anni del Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel – Esattamente il 16 giugno del 1963, infatti, il Rome Cavalieri ha aperto le sue porte, affermandosi immediatamente come punto di riferimento per l’ospitalità di lusso internazionale, e ha saputo nel tempo rinnovarsi e rimanere all’avanguardia offrendo servizi d’eccellenza.

I 60 anni del Rome Cavalieri

Il Rome Cavalieri, a Waldorf Astoria Hotel

Atmosfere degli Swinging Sixties

Alessandro Cabella, Managing Director del Rome Cavalieri e Hilton Area General Manager Italy, insieme a Simon Vincent, Executive Vice President and President of Europe Middle East and Africa, Hilton, hanno accolto i partecipanti per una serata ricca di emozioni, sorprese ed esperienze gastronomiche.

I 60 anni del Rome Cavalieri

Alessandro Cabella, Director del Rome Cavalieri e Hilton Area General Manager Italy

In una magica cornice, circondati dalla bellezza naturalistica dell’esclusivo parco mediterraneo dell’hotel con il suggestivo panorama di Roma dall’alto, quasi trecento selezionatissimi ospiti hanno goduto, a bordo piscina, di una raffinata e prelibata cena di gala e di un evento glamour con atmosfere degli Swinging Sixties.

I 60 anni del Rome Cavalieri

Il Rome Cavalieri, a Waldorf Astoria Hotel

La cena di gala

Dopo un aperitivo e un saluto di benvenuto da parte del Direttore Cabella – che ha ricordato i momenti salienti della storia dell’albergo – la serata è proseguita con una cena attorno alla piscina principale, con il menù elaborato dall’Executive Chef Fabio Boschero, che prevede Astice blu del Mediterraneo in bellavista, velo di asparagi bianchi, maionese e caviale di storione, Tortelloni al nero di seppia con scorfano nella sua bisque, per passare poi al Branzino scottato allo yuzu e soia, soffice di carote allo zenzero, emulsione al basilico.

Si è concluso in dolcezza con il dessert Carpaccio di mango, perle di tapioca al cocco, corallo vaniglia dell’Executive Pastry chef Dario Nuti.

Alessandro Cabella e Pino Insegno

Pino Insegno

A seguire, il clou della serata con la parte dedicata all’intrattenimento, rigorosamente in chiave anni ‘60: a presentare lo spettacolo è stato l’attore Pino Insegno, che ha intrattenuto gli ospiti con il suo charme e la sua ironia, lasciando poi il palco alla performance musicale dei The Beatbox, tribute band dei Beatles.

I 60 anni del Rome Cavalieri

The Beatbox al Rome Cavalieri, a Waldorf Astoria Hotel

The Beatbox

Popolari in tutto il mondo grazie alla straordinaria somiglianza con il gruppo inglese ed elogiati dal pubblico delle sale più prestigiose d’Europa, i giovani e talentuosissimi The Beatbox ricreano fedelmente l’atmosfera e l’energia dei concerti di quei meravigliosi anni.

Nel culmine della serata, i fuochi d’artificio hanno acceso il cielo di Monte Mario, sullo sfondo mozzafiato della Roma by night.

Fuochi d’artificio al Rome Cavalieri, a Waldorf Astoria Hotel

Gli ospiti vip

Tra gli ospiti: le attrici Noemi Brando, Eliana Miglio, Angelica Giusto, Anna Ammirati, Catrinel Marlon, l’atleta medaglia olimpica Bruno Mascarenhas, il Presidente della Maison Gattinoni Couture Stefano Dominella, l’amministratore delegato della Titanus Massimo Veneziano e l’Assessore al Turismo, Grandi Eventi Alessandro Onorato.

IL ROME CAVALIERI, A WALDORF ASTORIA HOTEL COMPIE 60 ANNI E CONFERMA IL SUO RUOLO DI ICONA DELL’OSPITALITÀ INTERNAZIONALE

Inaugurato da Conrad Hilton, il Rome Cavalieri, all’epoca noto come Rome Cavalieri Hilton, ha aperto le sue porte ai viaggiatori internazionali 60 anni fa, nel giugno 1963, facendo da apripista ad un’ospitalità cosmopolita pensata per una clientela di alto livello che vedevano in Roma una meta ambita e una città da visitare e amare.

Il Rome Cavalieri Hilton negli anni ’60

L’edificio, rispettando i criteri di contemporaneità dell’epoca, è un esempio di architettura modulare anni ‘60, su un progetto firmato dall’archistar del momento Ugo Luccichenti e al quale ha partecipato, senza però comparire, anche Nervi per la parte riguardante il calcolo del cemento armato.

L’interior decoration fu affidata ad un altro celebre progettista, Franco Albini, che realizzò un albergo lussuoso, rispettando al tempo stesso i canoni di linearità e minimalismo in voga in quel momento. Collocato sulla sommità della collina di Monte Mario, offre da decenni la più bella e suggestiva vista sulla Città Eterna.

Da allora il Rome Cavalieri non ha mai smesso di essere una pietra miliare del turismo, contribuendo in maniera determinante alla creazione di una Capitale in grado di accogliere al meglio anche i viaggiatori di fascia alta.

L’hotel, pur mantenendo la struttura originaria, si è con il tempo arricchito di una collezione d’arte privata unica al mondo, di un ristorante – La Pergola, tutt’oggi unico 3 Stelle Michelin di Roma, di una selezione di raffinate Suite e di un centro congressuale tra i più avanzati in un hotel di lusso in Europa.

Ha ospitato celebrità internazionali, capi di Stato, delegazioni ufficiali e summit riservatissimi.

Teatro di importanti eventi mondiali, è stato scelto come quartier generale di manifestazioni sportive, è assurto agli oneri del movie system facendo da location a numerosi film di vari autori e nazionalità, ha visto nascere al suo interno amori tra celebrities che si sono poi felicemente sposate.

Alcuni nomi: Serena Williams, Julia Roberts, Leonardo Di Caprio, il Re di Norvegia e molti altri. L’elenco degli avvenimenti di questi 60 anni è veramente lungo e ricco, perché il Rome Cavalieri ha avuto la straordinaria capacità di rinnovarsi, restando sempre al passo con i tempi, e mantenendo in modo costante la sua leadership nel mondo dell’ospitalità di lusso.

A tutt’oggi l’albergo è sinonimo di eccellenza dei servizi, bellezza degli spazi e altissima professionalità del team, e resta all’avanguardia anche sulle tematiche attuali più importanti prima tra tutte la sostenibilità, con il conseguimento dell’ambita certificazione Green Key, ottenuta per il quinto anno consecutivo.