La mostra “Briganti Eleganti”, allestita presso il MAXXI di Roma, ideata da Stefano Dominella e a cura di Giullermo Mariotto e Bonizza Giordani Aragno, resterà aperta al pubblico fino alla fine di Maggio 2024.

 

 

 

Lo storico brand Doria 1905 è stato selezionato per corredare e completare la selezione dei costumi storici dei “briganti”, da Guillermo Mariotto e Bonizza Giordani Aragno. Una mostra nata dalla ricerca storica del costume popolare e regionale italiano dell’Ottocento che venne interpretato e vissuto anche dai briganti. Costumi sartorialmente perfetti, protagonisti dell’Esposizione Internazionale del 1911. Relegata in una dimensione esclusivamente socio-politica, la figura del brigante ha agito in realtà anche a livello vestimentario, creando dei veri e propri look. Briganti Eleganti indaga le forme rintracciabili nei costumi indossati da questi archetipi disertori del maschile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco quindi un percorso espositivo che narra la moda contemporanea maschile, tracciandone un sentiero semantico, che fa comprendere il perché l’Italia sia leader nel mondo per la moda, detentrice di uno stile unico tra storia, passato e presente, lontano dalla nostalgia, ma sempre nell’esercizio costante della creatività tutta italiana.

Per queste ragioni alcuni alcuni cappelli iconici di Doria 1905 sono stati scelti dai curatori per esaltare gli splendidi costumi. Prosegue la collaborazione tra l’ideatore Stefano Dominella e Doria 1905, nel segno di reciproca stima fra brand che hanno fatto la storia del Made in Italy, legati alle tradizioni del “bello e ben fatto” con uno spessore culturale da tramandare e divulgare. Una mostra dedicata per la prima volta da Stefano Dominella all’universo della moda maschile, cercando nelle radici dell’abbigliamento dei Briganti i collegamenti con il vestire contemporaneo.

Gli outfit creati con rari capi ottocenteschi e con incursioni nelle collezioni dei più importanti stilisti italiani, sono completi di accessori, sia storici che attuali. Tra questi gli immancabili cappelli, che caratterizzano fortemente il costume dei “briganti”, celebrando nuovamente un affascinante connubio tra heritage e ricerca.

 

Di grande impatto alcuni modelli che Doria 1905 ha creato per i Mau Mau, reinventando i cappelli da brigante.

 

Ispirati ai grandi copricapo con cupola a cono e larga tesa, tipici dei briganti ottocenteschi, i cappelli ideati da Doria 1905 in esclusiva per la band italiana World/folk alternativo Mau Mau, sono una contaminazione trasversale tra moda e storia. Realizzati in feltro, rigorosamente di lana, plasmati a mano sulle forme di legno degli archivi della storica azienda salentina, stropicciati e decorati con cinte colorate e consumate manualmente, si rifanno a quello che era detto CERVONE, il cappello “troncoconico” a larghe falde, ornato da una dozzina di fettucce di gros-grain e cuoio maltinti e sfilacciati a mano. Fu un cappello, all’epoca del brigantaggio, talmente distintivo che venne identificato come copricapo rivoluzionario, tanto che il nuovo governo italiano arrivò a proibire di indossarlo, pena l’arresto immediato.Come tutti i copricapo Doria portano un nome, anche COREMME, “rubato” ad uno dei briganti più famosi.

 

 

 

Questi cappelli hanno accompagnato la band dei  Mau Mau nel tour di presentazione del loro “8000 Km”, partito dalla loro città, Torino nel 2016. Un titolo che si riferisce alla lunghezza del perimetro della nostra Penisola, isole comprese, che i Mau Mau hanno percorso in diverse tappe, cantando di popoli in cammino, lotte per la sopravvivenza, storie appunto di briganti.